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Scambio culturale con Forno di Zoldo

Un pullman di turisti da Forno di Zoldo, delizioso paese in provincia di Belluno con scorci e panorami che dipingono un angolo di paradiso, è arrivato a Fagnano Olona. Partiti dalle loro frazioni e da un’altezza che varia dai 900 ai 1.400 metri, nella retrovalle della famosa Cortina D’Ampezzo, hanno trascorso il weekend sul Lago Maggiore e visitando Fagnano. Oltre alle Isole Borromee e il riposo notturno a Meina, una volta fatta colazione il numeroso gruppo si è spostato in Fagnano accolto dai volontari dell’AVIS – AIDO e della Pro Loco. La conoscenza reciproca di queste persone e paesi è nata grazie al gemellaggio con la città di Zelarino in Veneto, condiviso dalle sezioni AVIS e AIDO sia di Fagnano che di Forno di Zoldo. Inoltre l’associazione “Amici di Rio Jordao” – una frazione di Sideropolis, nuova Belluno, che si trova a circa 1.000 km da San Paolo del Brasile – è promotrice di scambi culturali ed ha anche un risvolto sociale oltre che culturale e di profonda amicizia. Sono 20 anni, infatti, che i volontari stanno recuperando i tracciati delle prime migrazioni effettuate dai loro avi circa 130 anni fa, dove un gruppo di oltre 230 persone sono partite da Forno dirette in questa città del Brasile. Oggi, con i loro discendenti, è rimasto un forte legame e l’associazione è impegnata nel tenere corsi di lingua, di lavori e artigianato locale, nel mantenimento di orfanotrofi e nella raccolta di stoffe e vestiti per confezionare tutto quel che serve ed aiutare bambini con disabilità o altri problemi. Anche da Fagnano sono arrivate risorse economiche e materiale in questi anni; ci sono state delle trasferte per ricambiare i contatti con Forno di Zoldo e sono in corso anche degli affidi a distanza in Brasile. La collaborazione tra i volontari di tutte queste associazioni ha portato ad un deciso rafforzamento dell’amicizia che dura nel tempo ormai da oltre 10 anni. Scambio di testi, di storia locale, immagini ed angolo di vita veneta, sostentamento e corsi in Brasile per circa un migliaio di ragazzi che alla fine con enorme stupore e considerazione riescono a parlare il dialetto veneto o bergamasco in Sud America. Esiste perfino un giornale che testimonia il mantenimento della lingua, delle tradizioni e dei nomi conservando intatte le caratteristiche dei paesi d’origine degli emigrati. Questa è una sintesi di quanto Arcangelo Panciera, presidente dell’associazione “Amici di Rio Jordao”, con Antonio Remor e Renzo Scussel hanno raccontato ai fagnanesi.   Forno di Zoldo è un vero angolo di paradiso, attrezzato e fornito di tutto, con una serie di servizi che soddisfano ogni esigenza e non solo legare all’attività sciistica. Dopo avere visitato la Cappella di San Martino, ultimo gioiello di storia locale restaurato dalla Pro Loco fagnanese, ed il Castello Visconteo il gruppo di turisti ha preso parte alla Messa celebrata da Don Giovanni nella Basilica di San Gaudenzio. Ultimo momento ufficiale è stato lo scambio dei gagliardetti ed i saluti tra gli amici bellunesi e l’AIDO e l’AVIS di Busto Arsizio e Valle Olona – Sottosezione di Fagnano, rivolgendo applauso e ringraziamento a Gianni Mussida, Cattaneo Celso, Gasparino Macchi e Armida Macchi Porta, presidente della Pro Loco di Fagnano Olona. [gallery link="file" ids="951,953,952,955,954"]


fotografie: Fausto Bossi


RASSEGNA STAMPA

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